NOTIZIE
Renzi e la Funzione Pubblica se la prendono con le assenze per motivi di salute.
A colpi di decreti legislativi hanno bloccato i contratti nazionali e decentrati, distrutto diritti acquisiti nel corso degli anni. I sindacati firmatari dei contratti, da 20 anni a questa parte si sono occupati solo di sottoscrivere accordi nazionali a perdere e riservando alla contrattazione decentrata la sola discussione sulla composizione del fondo che nei fatti viene decisa dalla controparte lasciandoci esigui spazi di manovra. Tutte le altre questioni sono finite nel dimenticatoio o scientemente cancellate, dalle materie (sempre più ridotte) oggetto di contrattazione ai processi di privatizzazione, alla sostituzione della contrattazione con la concertazione prima e la mera informazione poi.
In questi scenari l'attacco ai lavoratori pubblici ha avuto gioco facile.
ESISTE UNA CONTRATTAZIONE SINDACALE NEGLI ENTI LOCALI E NELLA SANITA’?
I contratti nazionali sono bloccati da 5 anni, per cui anche nel 2014 non ci sarà il rinnovo del contratto collettivo nazionale. Ferma perfino la indennità di vacanza contrattuale al livello di 4 anni fa, eppure avrebbe dovuto aumentare in proporzione al prolungamento della vacanza contrattuale . Esiste in tutto questo la consapevole colpa dei soliti confederali che hanno permesso alla politica di occupare gli spazi riservati alla contrattazione collettiva, e questa a colpi di decreti legislativi ha bloccato tutto.
IL NOSTRO “BENVENUTO” AL MINISTRO D'ALIA IN VISITA A PISA
Il Ministro D'Alia sarà nella nostra città il 3 febbraio – alla Camera di Commercio – per una conferenza sulla semplificazione amministrativa.
Vogliamo dare il benvenuto al Ministro con una semplice domanda/riflessione:
La Cassazione dà torto alla Provincia di Pisa e assolve i colossi bancari e a pagare saranno cittadini e lavoratori
Anno 2007: la Provincia di Pisa vuole rinegoziare il suo debito, acquista derivati pensando così di risparmiare 400 mila euro in 20 anni
. Ma affidarsi alla speculazione finanziaria è sempre fonte di sventura e cosi' la Provincia si troverà a pagare milioni di Euro, anche fino a 10 milioni. Ma cosa sono i derivati ? Delle scommesse azzardate frutto della speculazione finanziaria.
Volete un esempio? E' possibile creare un derivato sulla possibilità che in una certa città a febbraio nevichi. Io scommetto che nevicherà, la mia controparte scommette il contrario e domani vedremo chi dovrà pagare. Il nome, derivati, viene proprio da questo fatto: tutti i derivati hanno un valore che “deriva” da qualcos’altro.
LUNEDI’ PROSSIMO 25 NOVEMBRE GLI ASILI NIDO E LE SCUOLE DELL’INFANZIA DI PISA SCIOPERANO PER L’INTERA GIORNATA!!!
Una scelta difficile ma ineluttabile
Anche il Comune di Pisa in linea con l’Europa e con il Governo Nazionale prosegue con le politiche di esternalizzazione dei servizi, anche quelli più delicati, come i servizi educativi alla prima infanzia, contribuendo allo smantellamento in atto dei servizi pubblici a partire dalla sanità, dalla scuola, ecc…..” e partendo , come sempre, dai più deboli .
PERCHE’ SI SCIOPERA?
Basta con l’austerità: molte centinaia di migliaia di lavoratori/trici in sciopero il 18 ottobre
Oltre 50 mila manifestanti riempiono P. S. Giovanni e vi si accampano.
E domani saremo al corteo dei Movimenti per l’abitare (P. S. Giovanni, ore 14)
Basta con l’austerità e con i suoi governi in Italia e in Europa, basta con i sacrifici per i settori più deboli e indifesi della società. Questo il leit-motiv dello sciopero generale di oggi, promosso dai Cobas, dall’Usb e da altre strutture del sindacalismo conflittuale, che ha bloccato migliaia di posti di lavoro e registrato parecchie centinaia di migliaia di scioperanti, nella scuola, sanità, pubblico impiego, Telecom, trasporti urbani, principali fabbriche a partire dal gruppo Fiat, trasporto aereo e controllori di volo. La protesta si è indirizzata in particolare contro la Legge di (In)stabilità, imposta dal governo Letta e da quel partito unico dell’austerità PD-PdL che, al di là delle baruffe politicanti tra consorterie, prosegue di comune accordo la disastrosa politica di tagli e sacrifici che ha aggravato, con conseguenze drammatiche per milioni di persone, la crisi in Italia: come è avvenuto negli altri paesi del Sud Europa costretti dagli Stati tedesco e nordeuropei e dalle loro strutture di servizio (Commissione Europea, BCE, trojka, governi succubi degli altri paesi), ad una recessione micidiale. E’ una politica che infierisce a senso unico contro i salariati, i disoccupati, i precari, i pensionati poveri e buona parte del piccolo lavoro “autonomo”, tagliando incessantemente servizi pubblici e beni comuni, reddito e pensioni, investimenti nella scuola e nella sanità pubbliche, aumentando disoccupazione e precarietà, gettando in strada chi la casa o gli affitti non riesce più a pagarli, massacrando i diritti sindacali, monopolizzati dalla oligarchia complice Cgil-Cisl-Uil.