NOTIZIE
Le richieste del Cobas Pubblico Impiego
Come COBAS, non siamo interessati a entrare nelle tifoserie pro e anti Draghi, perché qualsiasi governo va giudicato per quello che fa e lo stesso faremo con il governo Draghi, pur consci che l’attuale Presidente del Consiglio èpur sempre uomo del sistema capitalistico.
Viste le premesse, non sopporteremo nuovi tagli (anche se la nomina di Brunetta non promette bene) ma pretendiamo investimenti nella P.A., che deve essere considerata un bene pubblico , al servizio della società e non un accessorio al servizio dell'impresa privata
Ecco cosa chiediamo come Federazione Cobas Pubblico Impiego.
Il “sovrano” Draghi e le richieste COBAS su scuola, sanità, trasporti, lavoro.
Il governo Conte-bis si è dissolto in tempi rapidissimi. A sostituirlo, Mattarella ha chiamato il “salvatore della Patria” Mario Draghi, per ripetere l’exploit del salvataggio dell’euro con il suo “whatever it takes”. Tutti i poteri del Paese gli hanno reso omaggio: ma l’incoronazione a “sovrano" sarà duratura o la "luna di miele" svanirà davanti alle prime decisioni serie? Certo, questo Draghi non è quello che nel 2011 intimava a Berlusconi durissima austerità e tagli, provocandone la sostituzione con il tecnocrate “lacrime e sangue” Mario Monti.
IL RITORNO DI BRUNETTA
La nomina di Renato Brunetta rappresenta un pessimo segnale politico.
Solamente chi non conosce o preferisce ignorare lo stato in cui versa la pubblica amministrazione potrebbe avallare una scelta così esiziale, soprattutto se si considera il fatto che la revisione della macchina pubblica è una delle precondizioni per ottenere i miliardi del Recovery Plan.
TRA PANDEMIA E CRISI
Il COVID-19, oltre i lutti e le sofferenze, ha portato allo scoperto problematiche troppo a lungo ignorate. Ha evidenziato l’alto tasso di precarizzazione del lavoro e le disuguaglianze sociali in una prospettiva preclusa al miglioramento occupazionale ed economico; siamo di fronte all’incremento del lavoro sommerso, che, specialmente al Sud, costituisce in negativo un ammortizzatore sociale determinante per la sopravvivenza di qualche milione di persone, come anche il fabbisogno di manodopera in agricoltura, di colf e badanti, quasi totalmente ricoperto da migranti o da donne dell’Est-europeo. Inoltre, la farraginosità di una burocrazia troppo invasiva, ancora una volta rischia di depotenziare i provvedimenti governativi, ancorchè discutibili, a sostegno di chi il reddito lo ha perso.
CORONAVIRUS e amministrazioni pubbliche
La diffusione del COVID-19 con migliaia morti nel mondo e innumerevoli positivi in 114 paesi, con oltre 12 mila contagiati ed oltre 800 decessi ad oggi sul territorio nazionale, è ormai stata dichiarata come pandemia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale prefigura purtroppo un’estensione ancora più dirompente.
Di fronte a questi allarmanti livelli di diffusione i provvedimenti messi in campo dal governo Conte col DPCM dell'8 marzo e quello successivo avrebbero dovuto dare una indicazione forte e una spinta alle varie amministrazioni ed enti pubblici ad attuare tutti quegli strumenti e quelle misure da adottare a salvaguardia e a tutela della salute dei lavoratori.
Ciao BONAVENTURA
Nella giornata di giovedì 14 marzo ci ha lasciato Bonaventura De Carolis, compagno storico negli anni 70/80 di Lotta Continua a Caserta, impegnato per tanti anni nella solidarietà con il Nicaragua, e recentemente nella costruzione di iniziative sociali a san Basilio e in tanti altri progetti a Roma e non solo.
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